
Gabriele Romeo nasce a Palermo, in Sicilia, nel 1983. Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità d’Arte Applicata all’Istituto Statale d’Arte per il Mosaico di Monreale, si laurea in Scienze e Tecnologie dell’Arte presso la Facoltà di Lettere e Filosofie dell’Universita agli studi di Palermo, e, successivamente, consegue la Laurea Specialistica in Storia dell’Arte (curriculum contemporaneo) alla Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Nel 2014 si specializza ulteriormente sulla curatela dell’immagine fotografica frequentando il corso di alta formazione denominato ICON alla Fondazione Fotografia di Modena. Nel 2017 fu nominato curatore del Padiglione dello Stato Plurinazionale della Bolivia all’edizione della 57ª Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Nel 2021 viene eletto presidente della sezione di AICA Italia (Associazione Internazionale dei Critici d’Arte) e della quale ne ricopre la carica di Presidente del Comitato Scientifico Italiano e ne è Componente del Board di AICA International (Paris). Da diversi anni ha insegnato in ambito accademico diverse discipline: Soria dell’arte contemporanea, Linguaggi Multimediali, Storia delle arti applicate, Storia e metodologia della critica d’arte. Docente di ruolo, titolare di 1ª fascia (Full Professor) in Fenomenologia delle arti contemporanee espletando il medesimo insegnamento presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, in Piemonte. Ha insegnato, anche, all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, in Calabria. Ha curato diversi eventi in Italia e all’estero, recensendo artisti emergenti e molti dei maggiori protagonisti dello scenario artistico internazionale. Con la prefazione di Mark Gisbourne, Gabriele è autore del libro “HASHTAGART: dallo stile alla neutralizzazione – appunti per una fenomenologia applicata nelle arti visive. Skira (2019). È del 2021, il libro “L’intervallo sospeso: connettoma cronico dell’arte”, edito dalla Casa Editrice Mimesis con una prefazione di Renato Barilli. Componente di commissioni artistiche in concorsi nazionali ed internazionali, in Italia e all’Estero, la sua ricerca si basa principalmente nell’applicare metologie teorico pratiche (casi studio, studi semantici – disegni – per la grammatica della fenomenologia degli stili nelle arti contemporanee in quella Era che lui chiama Netflix Generation) insieme ad analisi espressive critiche al di fuori di ogni orientamento ideologico (super partes) per poterne, così, analizzare con obiettività, dal punto di vista etico, quei fenomeni artistici che gli artisti manifestano nel settore dell’attivismo, dell’identità di genere e della cronaca sociale. Molteplici le sue recensioni ed interviste, tra i tanti nomi del panorama artistico internazionale, ad Ai Weiwei, Jeff Koons, Anselm Kiefer, Dario Fo, Marina Abramović, Joseph Kosuth, Giulio Paolini, Riccardo Licata, David LaChapelle, Daniel Lismore, Joan Fontcuberta, Eugenio Carmi, Giorgio Celiberti, Carlo Guarienti, Pietro Carriglio, Hermann Nitsch, JR, Maquiamelo, Baseera Khan, Reza Aramesh, Roger Ballen, EVA & ADELE, ecc. Infine, tra i suoi vari workshop si segnalano quelli svolti all’interno della programmazione per l’ERASMUS+ Teaching Mobility: University of the Arts, Helsinki (2018); TAI, Escuela Universitaria de Artes y Espectáculos, Madrid (2019); Athens School of Fine Art (ASFA), Polytechnic, Atene (2020-2021); Javna Ustanova Univerzitet Crne Gore, Podgorica, Faculty of Fine Arts (Montenegro), (2022); Panepistimio Dytikis Attikis / University of West Attica (2023).
Gabriele Romeo est né à Palerme, en Sicile, en 1983. Après avoir obtenu le diplôme d’études secondaires en arts appliqués à l’Institut National d’Art de la Mosaïque de Monreale, il a obtenu une licence en Sciences et Technologies de l’Art à la Faculté des Lettres et de Philosophie de l’Université de Palerme, puis un master en Histoire de l’Art (cursus contemporain) à la Faculté des Lettres et de Philosophie de l’Alma Mater Studiorum (Université de Bologne). En 2014, il s’est spécialisé dans la conservation d’images photographiques en participant au cours de formation avancée appelé ICON à la Fondazione Fotografia de Modène. En 2017, il a été nommé commissaire du Pavillon de l’État Plurinational de Bolivie à la 57e Biennale Internationale d’Art de Venise. En 2021, il a été élu Président de la section AICA Italia (Association Internationale des Critiques d’Art) et occupe le poste de Président du comité scientifique italien. Il est membre du Conseil d’Administration de l’AICA International (Paris). Depuis plusieurs années, il enseigne diverses disciplines dans le domaine académique: Histoire de l’art contemporain, Langages multimédias, Histoire des arts appliqués, Histoire et méthodologie de la critique d’art. Professeur titulaire de Phénoménologie des arts contemporains, enseignant la même matière à l’Académie des Beaux-Arts Albertina de Turin, Piémont. Il a également enseigné à l’Académie des Beaux-Arts de Reggio de Calabre, en Calabre. Il a organisé plusieurs événements en Italie et à l’étranger, passant en revue des artistes émergents et de nombreux protagonistes majeurs de la scène artistique internationale. Préfacé par Mark Gisbourne, Gabriele est l’auteur de l’ouvrage «HASHTAGART: du style à la neutralisation – Notes pour une phénoménologie appliquée aux arts visuels, Skira (2019). En 2021, il a publié «L’intervallo sospeso: connettoma cronico dell’arte», aux éditions Mimesis, avec une préface de Renato Barilli. Membre de commissions artistiques lors de concours nationaux et internationaux, en Italie et à l’étranger, ses recherches reposent principalement sur l’application de méthodologies théoriques et pratiques (études de cas, études sémantiques – dessins – pour la grammaire de la phénoménologie des styles dans l’art contemporain à l’époque qu’il appelle la «Génération Netflix»), ainsi que sur des analyses expressives critiques indépendantes de toute orientation idéologique (super partes), afin d’analyser objectivement, d’un point de vue éthique, les phénomènes artistiques que les artistes manifestent dans le secteur de l’activisme, de l’identité de genre et de l’actualité sociale. Ses critiques et interviews sont nombreuses, incluant de nombreux noms de la scène artistique internationale. tels que Ai Weiwei, Jeff Koons, Anselm Kiefer, Dario Fo, Marina Abramović, Joseph Kosuth, Giulio Paolini, Riccardo Licata, David LaChapelle, Daniel Lismore, Joan Fontcuberta, Eugenio Carmi, Giorgio Celiberti, Carlo Guarienti, Pietro Carriglio, Hermann Nitsch, JR, Maquiamelo, Baseera Khan, Reza Aramesh, Roger Ballen, EVA & ADELE, etc. Enfin, parmi ses différents ateliers, signalons ceux organisés dans le cadre du programme ERASMUS+ Teaching Mobility: University of the Arts, Helsinki (2018); TAI, Escuela Universitaria de Artes y Espectáculos, Madrid (2019); Athens School of Fine Art (ASFA), Polytechnic, Atene (2020-2021); Javna Ustanova Univerzitet Crne Gore, Podgorica, Faculty of Fine Arts (Montenegro), (2022); Panepistimio Dytikis Attikis / University of West Attica (2023).
______________________________

Cristina Trivellin nasce a Novara.
Consegue la laurea presso l’Università degli Studi di Bologna con una tesi in Metodologia della Critica delle Arti e un punteggio di 110/110 con lode.
Dal 2002 al 2014 è stata membro del Consiglio d’Amministrazione e del Comitato Scientifico della Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus per la quale ha curato mostre, eventi, pubblicazioni, convegni.
È Pubblicista – iscritta all’albo dei Giornalisti dal 1999.
Nel 2000 consegue l’abilitazione per l’insegnamento della Storia dell’Arte nelle scuole secondarie di secondo grado.
Nel 2002 è invitata da Pierre Restany, direttore del periodico D’ARS, a far parte della redazione/laboratorio della rivista, della quale diventa caporedattore nel 2008 e direttore dal 2012 al 2016. È direttore responsabile della rivista online www.darsmagazine.it-, oggi trasformata in archivio digitale.
Dal 2007 è membro di AICA – Associazione Internazionale dei Critici d’Arte e dal 2022 è socia fondatrice e tesoriera della sezione Italiana – AICA Italia.
Dal 2020 è docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Bonaventura Cavalieri di Verbania.
Critico d’arte, giornalista, curatore dal background storico/critico sull’arte contemporanea delle neoavanguardie, traduce e cura l’edizione italiana del libro di Pierre Restany Yves Klein, Il fuoco nel cuore del vuoto, (Prearo Editore) e pubblica nel 2015 Pierre Restany- La part des Anges (Edizioni Mudima) un volume nel quale ricostruisce l’iter critico di Pierre Restany dopo il Nouveau Réalisme. Partecipa inoltrecome relatore al Simposio internazionale su Pierre Restany che si é tenuto presso l’Institut National d’Histoire de l’Art a Parigi nel 2006, organizzato da AICA (Associazione Internazionale Critici d’Arte )– il suo intervento è stato inserito negli atti del convegno.
Numerose le pubblicazioni realizzate: cataloghi di mostre, articoli e interventi teorici in raccolte di saggi e libri di critica e cultura attorno tematiche dedicate alle varie declinazioni dell’arte contemporanea. Svolge personali percorsi di approfondimento sui linguaggi emblematici dell’estetica contemporanea: arti performative, bioarte, street art, net.art, arte relazionale e partecipativa, performing art, artivismo in rete, interattività, ibridazioni: argomenti trattati nei numerosi scritti. I suoi interessi filosofici vertono sulle teorie della complessità e sul Posthuman.
Si è occupata di progettazione e cura di festival, convegni e iniziative come Milano in digitale, piattaforma di eventi dedicati ad arte e nuove tecnologie di cui è stata direttore artistico dal 2006 al 2012. Nell’ambito di questo progetto ha lavorato a stretto contatto con molti docenti tra i quali Paolo Rosa, Antonio Caronia, Pier Luigi Capucci, Domenico Quaranta.
Tiene conferenze e lezioni sull’Arte Contemporanea invitata da Associazioni culturali, Istituzioni museali, Accademie e Università sul territorio Nazionale.
Ha lavorato a progetti realizzati in collaborazione con Enti Pubblici e privati tra i quali WWF Lombardia,Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano, Centro per gli alti studi sulle arti visive (CASVA) della Biblioteca di Castello Sforzesco, Fondazione Cariplo, Arci Piemonte, Comune di Carpi, Ina Assitalia, Barclays, Epson e molti altri.
Dal 2014 al 2016 è stata Presidente di Undicesima e dal società di editoria e comunicazione per l’arte e dal 2016 al 2020 è stata socio fondatore di UndicesimaLab, Associazione culturale che ne proseguiva gli intenti.
Cristina Trivellin est née à Novara.
Il est diplômé de l’Université de Bologne avec une thèse dans les méthodes des critiques des arts et un score de 110/110 avec honneurs.
De 2002 à 2014, il a été membre du conseil d’administration et du comité scientifique de la Fondation d’Ars Oscar Signorini Onlus pour lesquels il a édité des expositions, des événements, des publications, des conférences.
Il est publiciste – inscrit dans le registre des journalistes depuis 1999.
En 2000, il a obtenu la qualification pour enseigner l’histoire de l’art dans les écoles secondaires.
En 2002, il a été invité par Pierre Restany, directrice du magazine ARS, à faire partie du personnel éditorial / laboratoire du magazine, dont il est devenu rédacteur en chef en 2008 et directeur de 2012 à 2016. Il est directeur du magazine en ligne www.darsmagazine.it-, désormais transformé en archive numérique.
Depuis 2007, il est membre de l’AICA – Association Internationale des Critiques d’Art et depuis 2022, il est fondateur et trésorier de la section italienne – Aica Italia.
Depuis 2020, il est professeur d’histoire de l’art à l’école secondaire Bonaventura Cavalieri de Verbania.
Critique d’art, journaliste, conservateur de l’arrière-plan historique / critique de l’art contemporain de la garde néo-adorante, traduit et s’occupe de l’édition italienne du livre de Pierre Restany Yves Klein, The Fire in the Heart of the Void, (prearo editore) et publie en 2015 Pierre Restany-La Pitere (Edizioni Mudima) Après le réalisme nouveau. Il participe également au Symposium international sur Pierre Restany qui a été détenu à l’Institut National d’Histoire de l’art à Paris en 2006, organisé par Aica (Association internationale des critiques d’art) – son intervention a été incluse dans la procédure de conférence.
De nombreuses publications menées: catalogues d’expositions, articles et interventions théoriques dans les collections d’essais et de livres de critique et de culture autour des questions dédiées aux diverses variations de l’art contemporain. Il exploite des chemins personnels d’approfondissement sur les langues emblématiques de l’esthétique contemporaine: arts de la performance, bioarts, art de rue, net.art, art relationnel et participatif, art de la performance, artivisme sur le net, interactivité, hybridations: sujets couverts dans les nombreux écrits. Ses intérêts philosophiques se concentrent sur les théories de la complexité et le posthume.
Elle a traité le design et les soins des festivals, des conférences et des initiatives telles que Milan dans le numérique, plate-forme d’événements dédiée à l’art et aux nouvelles technologies dont elle était directrice artistique de 2006 à 2012. Dans le cadre de ce projet, elle a travaillé en contact étroit avec de nombreux enseignants, notamment Paolo Rosa, Antonio Carionia, Pier Luigi Capucci, Domenico Quaranta.
Il détient des conférences et des leçons sur l’art contemporain invité par les associations culturelles, les institutions muséales, les académies et les universités sur le territoire national.
Il a travaillé sur des projets réalisés en collaboration avec des organismes publics et privés, notamment la Lombardie de la WWF, la région Lombardie, Province de Milan, municipalité de Milan, Milan Chamber of Commerce, Center for High Studies on the Visual Arts (Casva) de la bibliothèque de Castello Sforzesco, Fondazione Cariplo, Arci Pié Barclays, Epson et bien d’autres.
De 2014 à 2016, il a été président d’Eventima et par la Publishing and Communication Company pour l’art et de 2016 à 2020, il a été associé fondateur d’Eleichesimalab, une association culturelle qui a poursuivi son intention.
______________________

Marilena Vita è una critica d’arte, curatrice indipendente e artista performativa. Già docente 2010/2019 di Storia dell’Arte Contemporanea prima alla Scuola di Architettura, e poi alla Sds di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania. Ha insegnato in Master universitari tra cui: “Il progetto di riciclo: Architettura, arti visive, design”, “Integrazione dell’Architettura nel paesaggio”, “ Obiettivo-periferia : Fotografia per l’Architettura : Lettura critica dell’opera architettonica in rapporto alla sua resa fotografica scientifica”. Ha pubblicato saggi tra cui nel 2014 “Il Ficodindia Archetipo del Paesaggio Siciliano” per il progetto nazionale di ricerca sul paesaggio, con l’Università di Catania, nel 2017 “L’Arte come flusso nell’opera partecipata” – “La casa dello studente. Modalità temporanee di ospitalità, creatività e innovazione per la città contemporanea”, 2018 “Inflatable Art tra Performance e Post Human” – Air Fundamental collision Beetween inflatable and Architecture”. Ha pubblicato dei saggi, sull’Arte contemporanea e racconti visionari tra cui “Il primitivo e l’arte nelle avanguardie storiche”, “Le Albe della Fotografia dalla nascita al digitale”- “Dia-Logo” un romanzo epistolare e “Narcisa”- libro oggetto a quattro mani con lo storico dell’arte Gerard Georges Lemaire, dedicato alla nascita della pittura. Si occupa di teoria e critica della performance art, con particolare attenzione al linguaggio performativo come pratica multidisciplinare e forma d’arte relazionale. La sua ricerca indaga la dimensione rituale e simbolica del corpo, la relazione tra artista e pubblico, e l’interazione tra corpo e spazio architettonico. I suoi interessi recenti si concentrano sulla relazione tra corpo, tecnologia e paesaggio nel contesto dell’arte ambientale. Dal 2021 Segretario Generale di AICA Italia e contestualmente ricopre la carica di presidente della Montevergine artecontemporanea Gallery a Ortigia, Siracusa. Dal 2020 redattore presso Fynpaper, rivista culturale e socio politica con sede a Milano.Nel 2019 ha curato a Siracusa l’evento Internazionale “Joseph Beuys in difesa della natura”. Come artista ha esposto in prestigiose esposizioni nazionali ed internazionali in molti Paesi. Nel 2013, ha presentato la sua ricerca artistica alla Biennale di Venezia, nell’ambito della sezione “Educational” e rappresentandone l’Italia a Città del Capo per la settimana della cultura in Sud Africa.
Marilena Vita est critique d’art, commissaire d’exposition indépendante et artiste de performance. Anciennement professeur d’histoire de l’art contemporain de 2010 à 2019, d’abord à l’École d’architecture, puis à la Sds de langues et littératures étrangères de l’Université de Catane. Il a enseigné dans des Masters universitaires notamment: «Le projet de recyclage, Architecture, arts visuels, design », «Intégration de l’architecture dans le paysag », «Objectif-périphérie: Photographie pour l’architecture: Lecture critique de l’œuvre architecturale en relation avec son rendu photographique scientifique ». Il a publié des essais, notamment en 2014 «L’archétype du figuier de Barbarie dans le paysage sicilien » pour le projet national de recherche sur le paysage, avec l’Université de Catane; en 2017 «L’art comme flux dans le travail participatif» – « La maison des étudiants. Modalités temporaires d’hospitalité, de créativité et d’innovation pour la ville contemporaine»; en 2018 «L’art gonflable entre performance et post-humain » – « Air:collision fondamentale entre gonflable et architecture». Il a publié des essais sur l’art contemporain et des récits visionnaires, notamment « Le primitif et l’art dans les avant-gardes historiques », « Les aubes de la photographie, de la naissance au numérique » – « Dia-Logo », un roman épistolaire et «Narcisa», un livre-objet coécrit avec l’historien de l’art Gérard-Georges Lemaire, consacré à la naissance de la peinture. Il s’intéresse à la théorie et à la critique de l’art de la performance, avec une attention particulière au langage performatif en tant que pratique multidisciplinaire et forme d’art relationnel. Ses recherches portent sur la dimension rituelle et symbolique du corps, ainsi que sur la relation entre l’artiste et le public, et l’interaction entre le corps et l’espace architectural. Ses intérêts récents portent sur la relation entre le corps, la technologie et le paysage dans le contexte de l’art environnemental. Depuis 2021, il est Secrétaire Général de l’AICA Italia et occupe en même temps le poste de président de la galerie Montevergine artecontemporanea à Ortigia, Syracuse. Depuis 2020, rédacteur chez Fynpaper, un magazine culturel et sociopolitique basé à Milan. En 2019, il a été commissaire de l’événement international «Joseph Beuys en défense de la nature» à Syracuse. En tant qu’artiste, il a exposé dans de prestigieuses expositions nationales et internationales dans de nombreux pays. En 2013, il présente sa recherche artistique à la Biennale de Venise, dans la section «Éducatif» et représente l’Italie au Cap pour la semaine de la culture en Afrique du Sud.